Una delle novità in assoluto della fine dello scorso anno è stata la reintroduzione in Italia del prestito personale a tasso negativo, la cui entrata in scena c’è stata il 22 ottobre. Il prestito a tasso negativo è quel tipo di prestito che consente al soggetto che l’ha richiesto di poter utilizzare l’importo preso in prestito senza aver alcun obbligo e, quindi, in maniera libera. Inoltre fa parte dei finanziamenti non finalizzati e, dunque, il cliente che l’ha richiesto non dovrà fornire alcuna motivazione della finalità per cui l’ha richiesto. In pratica, chi lo ha richiesto dovrà rimborsare un importo inferiore rispetto a quello che gli è stato erogato.
Sono davvero importanti i consigli di Prestitimag a questo proposito, grazie alla collaborazione di Marco Germanò, Direttore Editoriale di Prestitimag.it (https://www.prestitimag.it), portale leader nell’ambito dei prestiti personali e della cessione del quinto. Essenzialmente, il prestito a tasso negativo consente di ottenere un prestito con un tasso TAEG del -1%, -1,5% e di importi da almeno 1000 euro, da restituire con un piano di ammortamento in rate. I vantaggi sono sia per i soggetti che richiedono questo tipo di finanziamento sia per chi eroga il prestito.
Che cos’è un prestito personale a tasso negativo
Un esempio di prestito personale a tasso negativo è quello che viene offerto da Younited Credit, la piattaforma online di prestiti personali che semplifica lo scambio di denaro fra investitori e consumatori.
Nello specifico Younited consente di prendere in prestito cifre di importo minimo di 1000 euro da restituire in due anni ad un tasso indicizzato del -1%. Se, ad esempio, un soggetto prende in prestito l’importo minimo di 1000 euro, dopo i due anni di durata del prestito restituirà soltanto 989 euro.
I requisiti per poter richiedere un prestito personale a tasso negativo
I requisiti per poter richiedere un prestito a tasso negativo sono:
- essere lavoratori (autonomi o dipendenti), liberi professionisti o pensionati;
- avere un reddito dimostrabile, infatti, come molti altri prestiti, anche questo a tasso negativo necessita di una garanzia e, quindi, non può essere richiesto da clienti che non abbiano un reddito dimostrabile oppure non dimostrino una certa solidità finanziaria che dia la certezza all’istituto che eroga il prestito di ottenere il rimborso della cifra prestata;
- non far parte dell’elenco dei protestati o dei cattivi pagatori (quindi persone che in passato abbiano avuto problemi finanziari).
I vantaggi per chi richiede il prestito e per chi lo eroga
I prestiti personali a tasso negativo consentono, dunque, al cliente che li richiedono, alcuni vantaggi: in pratica di risparmiare denaro quando si rimborsa l’importo preso in prestito. In particolare, il risparmio principale è quello che si ha sugli interessi oltre che un guadagno per il consumatore: il cliente che ha richiesto un prestito personale da 1000 euro si vedrà accreditati 1054 euro di cui 43 euro per ripagare gli interessi e 11 di capitale aggiuntivo.
Si stima che, in totale, il risparmio per i clienti che richiedono i prestiti personali a tasso negativo sia complessivamente fra i 300 e i 500 milioni di euro. Tuttavia i vantaggi non sono solo per i clienti richiedenti il finanziamento, ma anche per chi eroga questo tipo di prestito.
Il vantaggio è, infatti, quello di “accattivarsi” una folla nutrita di nuovi clienti che vengono attirati proprio dai vantaggi di richiedere un prestito di questo genere: l’iniziativa ha anche lo scopo di sensibilizzare i consumatori sui tassi di interesse e promuovere le opportunità di risparmio offerte dal mondo online anche nei prestiti personali.