Le Marche sono una regione poco conosciuta a livello internazionale rispetto ad esempio alla Toscana, nonostante abbia favolosi luoghi da visitare che non hanno nulla da invidiare a molte zone della nostra penisola.
Le Marche, non è la Toscana, forse è meglio In particolare la provincia di Pesaro e Urbino, nota principalmente per il secondo comune citato, madre della cultura e del rinascimento in Italia, che conserva ancora oggi l’eredità architettonica di quei tempi. La provincia PU (Pesaro e Urbino) è anche nota a livello nazionale per la qualità nei prodotti artigianali per la casa e la cucina.
Il territorio della provincia si estende dalla riva del Mare Adriatico alle cime degli appennini marchigiani. Confina a nord con l’Emilia Romagna (più Romagna che Emilia per via delle note zone balneari fra cui Cattolica, Riccione e Rimini); a ovest come abbiamo detto è bagnata dal Mar Adriatico; a sud, confina con la provincia di Ancona (campoluogo di regione); infine a ovest confina con l’Umbria e la
Toscana.
Il territorio pesarese è bagnato da due principali fiumi della provincia: il Foglia che sfocia a Pesaro e dal fiume Metauro a Fano.
Cosa visitare nella Provincia di Pesaro e Urbino
Vi proponiamo 2 visite, due per tipologia che assolutamente non possono mancare nel caso di una visita di questo splendido territorio. Partiamo dalla cultura marchigiana:
Palazzo Ducale di Urbino
Il Palazzo Ducale di urbino è situato nel centro della città di Urbino appunto, a fianco della Cattedrale del paese.
È uno fra i più interessanti esempi di architettura del Rinascimento Italiano ed è sede della Galleria Nazionale delle Marche. Le principali opere che possiamo trovare provengono dal XIX secolo da chiese e conventi del territorio marchigiano. Inoltre è possibile ammirare opere legate alla vita del Rinascimento urbinate, con dipinti di Piero della Francesca, oltre a lavori di Raffaello (uno dei principali pittori italiani a livello internazionale) e opere di Federico Barocci.
Il piano terra ospita il Museo archeologico Urbinate, ricco inoltre di epigrafi antiche (iscrizione o testo pubblicato su un supporto di materiale non deperibile).
La seconda visita che non può mancare nel territorio del nord delle Marche è legata alla natura e l’ambiente, venutosi a creare con il tempo.
La gola del Furlo
La gola (o passo) del Furlo è situato nel comune di Fermignano, guarda caso nei pressi di Urbino.
È una gola creatasi nel corso degli anni dalla forza erosiva del fiume Candigliano (affluente del fiume Metauro). La zona dove è situato il Furlo, ripercorre l’antica tratta stradale della Via Flaminia, che conduceva dall’impero Romano a Fano, nota città romana, altro punto di interesse archeologico del territorio.
Per facilitare il passaggio stradale, furono fatte scavare alcune piccole gallerie dall’imperatore Vespasiano. Fra le gallerie più nota vi è un piccolo tunnel nel punto più stretto della Gola, esso fu chiamato “Petra pertusa” o “Forulum” (piccolo foro), da lì la denominazione “Furlo”.
La gola si è creata nel tempo fra due monti, il Pietralata di 889 mt di altezza e il Paganuccio, di 976 mt di altitudine.
Nel 2001, con decreto del Ministero dell’Ambiente, con pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 12 giugno 2001, Serie Generale n.134, è stata istituita la Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo. Attualmente, presso la Gola del Furlo è presente un’ampia diga, costruita nel 1922 che ha notevolmente ridotto l’erosione del corso d’acqua, formando una sorta di lago.